ASTRONOMIA

E’ ufficiale: c’è acqua sulla luna, ma potremo utilizzarla?

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Nell’ultimo mese non si è parlato d’altro: da quando la NASA ha confermato ufficialmente la presenza di acqua sulla luna la comunità scientifica è in fermento. Si tratta d’altronde di una scoperta importantissima, sebbene non del tutto inaspettata. L’ipotesi che sul nostro satellite fossero presenti delle tracce di acqua era stata avanzata già da tempo, ma fino al mese scorso non esiteva alcune prova concreta che lo dimostrasse.

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Adesso invece abbiamo la conferma ufficiale: l’acqua sulla luna c’è ed è presente in quantità superiori a quelle che ci si aspettava. Quello che però tutti si chiedono adesso è quali implicazioni avrà tale scoperta: ora che sappiamo che sul nostro satellite l’acqua esiste, cosa cambia? Potremo sfruttare questa risorsa in qualche modo? Facciamo chiarezza.

C’è acqua sulla luna: gli studi pubblicati su Nature

La conferma della presenza di acqua sulla luna è stata data dalla NASA, ma su Nature sono stati pubblicati i due studi che hanno permesso di avere maggiori informazioni in merito. Ricordiamo infatti che sono diversi anni che gli esperti ipotizzano la presenza di acqua sul nostro satellite naturale. Fino a poche settimane fa però non c’era alcuno studio ufficiale che potesse confermare tale supposizione.

Su Nature sono stati pubblicati i due studi condotti rispettivamente dalla NASA e dall’Università del Colorado, che ci forniscono alcune importanti informazioni in merito alla quantità di molecole di acqua presenti sulla luna. Il primo è fondamentale perchè attesta in modo inquivocabile che sul nostro satellite sono presenti molecole di acqua: sono state rilevate dal telescopio Sofia, montato su un Boeing 747. Il riconoscimento delle molecole è stato possibile analizzando lo spettro della luna ad una lunghezza d’onda di 6 nanometri.

Importante è però anche il secondo studio, condotto dall’Università del Colorado, secondo il quale la quantità di acqua presente sulla luna potrebbe essere mollto più ingente di quello che ci si attende. Secondo le stime, potrebbero esserci ben 40.000 km di superficie che intrappolano in cavità ombreggiate acqua sotto forma di ghiaccio.

Potremo utilizzare l’acqua sulla luna?

Questa scoperta è senz’altro fondamentale, perchè apre nuovi spiragli alla conoscenza del nostro satellite. Si è sostanzialmente rinnovato l’interesse nei confronti della luna e la presenza di acqua, senza la quale la vita non potrebbe esistere almeno come la concepiamo noi, è sicuramente una scoperta straordinaria. Quali sono però le implicazioni di tutto ciò? Il fatto che sulla superficie lunare vi siano riserve di acqua significa che potremo sfruttarle in futuro? Questa è una domanda ancora prematura, in quanto diversi studiosi hanno posto l’accento sul fatto che il ghiaccio potrebbe essere contaminato.

Si dovrebbe dunque prima di tutto purificare l’acqua sulla luna e solo dopo questa potrebbe rivelarsi una risorsa per le future missioni spaziali. Per il momento comunque è ancora tutto in forse: l’unica cosa certa è che le future missioni spaziali avranno l’obiettivo di fare maggior chiarezza su questi aspetti. Un domani, forse, potremmo essere in grado di usare la luna come base d’appoggio, per lanciare l’umanità in spedizioni per il momento troppo lontane.

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