ASTRONOMIA

Encelado: la luna di Saturno potrebbe ospitare forme di vita

Encelado

Encelado torna a far parlare di sè e rimane al centro dell’interesse della comunità astronomica. La luna di Saturno infatti, il satellite naturale del pianeta con gli anelli, potrebbe ospitare forme di vita e l’ipotesi sembra farsi sempre più strada mano a mano che proseguono gli studi. La possibilità che su Encelado potessero esistere delle condizioni tali da rendere ipotizzabile la presenza di forme di vita si è palesata qualche anno fa, quando gli studiosi hanno approfondito i dati raccolti dalla sonda Cassini.

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Le prime ricerche, inizialmente, avevano evidenziato limiti importanti in quanto le molecole organiche trovate nell’oceano sotterraneo di Encelado sembravano essere insolubili e quindi inutili per dare vita alle reazioni chimiche che sarebbero alla base della vita. Di recente però sono state effettuate nuove interessanti scoperte, che aprono la strada a nuove ipotesi.

Encelado: la scoperta della luna di Saturno

Prima di andare a vedere quali sono le scoperte più recenti condotte dalla comunità scientifica su Encelado, conviene spendere due parole su questo satellite di Saturno. Scoperta nel 2005 dalla Sonda Cassini, la luna di Saturno ha subito attirato l’attenzione dei ricercatori per via della presenza di un pennacchio ricco di acqua nella sua regione polare. Non solo: Encelado è stato confermato come un satellite geologicamente attivo perchè sulla sua superficie sono state osservate diverse eruzioni in corso. Proprio la composizione dei gas emessi dalle eruzioni ha portato la comunità astronomica a confermare che sotto la superficie di Encelado potesse esserci acqua allo stato liquido.

Encelado potrebbe ospitare la vita

Ricerche condotte negli ultimi anni hanno permesso alla comunità astronomica di conoscere più a fondo Encelado e sono emersi dettagli davvero significativi. Un team della NASA infatti ha trovato tracce di composti organici disciolti nel ghiaccio di questo satellite di Saturno e si tratta di una scoperta straordinaria. I composti organici infatti potrebbero produrre aminoacidi nell’oceano sotterraneo di Encelado e ciò significa che non si può escludere la possibilità di forme di vita.

L’unico limite iniziale era rappresentato dal fatto che tali composti organici apparivano insolubili, il che renderebbe impossibile la presenza di forme di vita. Di recente tuttavia, analizzando il materiale raccolto dalla sonda Cassini, i ricercatori hanno trovato molecole organiche semplici composte da azoto ed ossigeno ancora intrappolate nel ghiaccio. E’ dunque assai probabile che un tempo fossero disciolte nell’acqua e dunque solubili, il che apre la strada ad una nuova ipotesi circa la possibilità di forme di vita.

Encelado: un satellite simile alla Terra

Le attività geologiche di questo satellite naturale di Saturno lo fanno apparire, per certi versi, molto simile alla Terra. E’ anche per tale motivo che i ricercatori non si arrendono e continuano a cercare prove della possibile presenza di vita su Encelado. Per il momento le uniche certezze che abbiamo sono queste, ma gli studi stanno proseguendo e chissà: in futuro potremo scoprire che su questo satellite esistono o esistevano per davvero delle forme di vita. Come sempre, dobbiamo dare tempo al tempo per avere maggiori riscontri in tal senso.

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